Pirati, Corsari e Filibustieri a rapporto - Testa Prodotti

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Pirati, Corsari e Filibustieri a rapporto





....della cronaca e della pirateria. Ma come sono nati questi uomini del mare e soprattutto qual'è la differenza tra loro...L'umanità fu spinta sulle vie del mare da due possenti molle: lo spirito d'avventura e la necessità di realizzare scambi commerciali anche tra paesi separati dal mare senza tralasciare il sentimento meno nobile, la pirateria. Pirati, Corsari e Filibustieri a rapporto...



Uomini misteriosi che hanno fatto al storia dei mari e degli oceani di tutto il mondo, elogiati, minacciati, osannati e fatti oggetti di cattura e supplizi...

Ormai si sa che agli albori della civiltà gli uomini spinsero in mare le loro barche ( parola dall'inglese, bark, scorza d'albero) per ragioni principalmente di necessità, nel senso che lo scopo di quegli uomini barbuti e scimmieschi era di raggiungere l'isola o la costa che avevano di fronte per cercarvi cibo o rifugio. In seguito la navigazione assunse quel carattere che doveva poi mantenersi inalterato attraverso i secoli: un carattere commerciale. Basta soffermarsi sul fatto che strade non erano nemmeno tracciate e lungo le vie o stradine camminavano a stento carri tirati da buoi o cavalli e che ci voleva settimane per giungere a destinazione, la via del mare era molto più rapida e veloce.

I pirati saranno stati anche furfanti, ribaldi, canaglie  ma avevano dalla loro parte che erano marinai d'eccezione e che, per praticare i loro ladrocinii, non esitavano a battere il mare con imbarcazioni inconsistenti, talmente fragili che oggi non si uscirebbe in mare o in un piccolo lago.

La storia insegna che i primi pirati furono i fenici che, con la scusa di vendere mercanzie quando attraccavano nei porti greci, invitavano clienti sulla loro nave dall'aspetto di nave mercantile. Lo scherzo consisteva che, una volta a bordo, i clienti diventavano di colpo mercanzia da vendere, facendo nascere la tratta degli schiavi poichè la nave immediatamente salpava verso altri lidi.

Aneddoti di ogni tempo sono narrati da molti storici cominciando da Plutarco. Narra che quando i pirati catturavano un romano, si esibivano con grandi dimostrazioni di rispetto: si prosternavano davanti al romano in toga e poi lo invitavano a lasciare la nave però quando questa era in alto mare e se lui si rifiutava, lo spingevano malamente.

Nel medioevo la pirateria fiorì molto rigogliosa nei mari del Nord con i Normanni e i Vichinghi, in Atlantico con i corsari del Salè e nel nostro mediterraneo con i corsari barbareschi, ossia quelli che avevano porti dove si armavano e dove si rifugiavano come quelli dell'Africa settentrionale da Tangeri a Suez.

Fiorì talmente bene che nel periodo del XIV secolo, non esisteva autorità di sovrano o di governo che fosse capace di controllarla. Per questo motivo gli armatori dovettero armarsi e avere delle scorte, creando anche pirati che combattevano altri pirati facendo nascere i Corsari e Filibustieri...

Ma questa è un'altra storia fantastica...da raccontare in una seconda puntata

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